Mensa diffusa
Cos'è, come funziona e quali sono i vantaggi rispetto ai buoni pasto e alla mensa interna?
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Cos'è la mensa diffusa
La mensa diffusa è un servizio per le aziende che si basa sulla possibilità di offrire ai propri dipendenti una mensa che però, come suggerisce il nome stesso, avviene in modo diffuso, ovvero tramite una rete di ristoranti e locali convenzionati.
Con la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 63 /E del 17 maggio 2005 la mensa diffusa è stata equiparata alla mensa tradizionale e permette:
- all'azienda di godere di tutti i vantaggi fiscali di una mensa;
- ai dipendenti di consumare ogni giorno il pasto al ristorante.
Per usufruire del pranzo il dipendente dovrà avere una card elettronica dotata di badge oppure dovrà installare un'app che abbia la stessa funzione identificativa.
Per ricevere la qualifica di mensa diffusa gli esercizi pubblici dovranno stipulare una convenzione con l'azienda che li abiliti a gestire il badge o l'app per la fruizione del pasto.
Come funziona
La mensa diffusa permette ai dipendenti di utilizzare ogni ristorante, tavola calda ed altro esercizio convenzionato esattamente come se fossero una mensa, nei giorni e orari stabiliti dalla singola azienda e con un menù a prezzo fisso o di un valore predefinito. Questa rete di ristoranti è accessibile esclusivamente tramite una card dotata di badge elettronico oppure tramite un'app creata ad hoc. Per essere considerata mensa diffusa, questi badge identificativi:
- Devono consentire una sola prestazione giornaliera, limitata ai giorni di effettiva presenza del dipendente;
- Non possono garantire una fruizione del servizio posticipata. Questo significa che, in caso di mancata consumazione del pasto, il dipendente non potrà recuperarlo nei giorni successivi;
- Non devono rappresentare titoli di credito, ma devono consentire unicamente di identificare il dipendente e il suo diritto alla fruizione del pasto.
I vantaggi
Azienda
- Interamente deducibile ed esentasse, senza limiti di 4€ o 8€ a differenza dei buoni pasto;
- Semplificazione amministrativa grazie ad un'unica fattura mensile per tutti i dipendenti e ad un unico interlocutore;
- Detrazione al 100% dell'IVA con aliquota al 4% per le aziende;
- Miglioramento del benessere dei propri dipendenti con pasti di qualità;
- Semplificazione della gestione dei costi: il pranzo viene offerto solo nei giorni di effettiva presenza del dipendente.
Utilizzatore
- Possibilità di disporre di un contributo pasto interamente esente da ritenute fiscali e previdenziali;
- Possibilità di scegliere ogni giorno dove consumare il proprio pasto tra migliaia di ristoranti ed esercizi convenzionati;
- Miglioramento delle politiche di welfare aziendale e del proprio benessere lavorativo;
- Possibilità di un reale distacco dal luogo di lavoro;
- La qualità di un pranzo al ristorante ogni giorno.
Esercente
- Aumento della clientela e della visibilità grazie alla presenza di un network per la mensa diffusa;
- Controllo immediato degli incassi;
- Commissioni più basse rispetto al sistema dei buoni pasto;
- Gestione semplificata tramite app o card elettroniche.
I costi a confronto
Ecco una simulazione di costo che un'azienda deve sostenere. In questo caso abbiamo ipotizzato i costi supponendo che l’azienda somministri a favore di ogni suo singolo lavoratore un pasto giornaliero di 10€.
| Buono Pasto Cartaceo | Buono Pasto Elettronico | Mensa Diffusa | |
|---|---|---|---|
| Giorno | 13,69€ | 11,23€ | 10€ |
| Mese (22 giorni) | 301€ | 247€ | 220€ |
| Anno (250 giorni) | 3.423€ | 2.808€ | 2.500€ |
Il processo
La società emittente del servizio di mensa diffusa identifica e propone la soluzione più adatta alla singola azienda.
Il datore di lavoro stabilisce il valore giornaliero del pasto da offrire ai propri dipendenti e affida l'incarico alla società emittente di prestazione del servizio di mensa diffusa per i propri dipendenti tramite una rete di ristoranti convenzionati.
La società emittente attiva i badge identificativi o fornisce gli accessi per l'utilizzo dell’app che permetterà di convalidare il diritto al pranzo del singolo dipendente.
Il dipendente consuma il pasto presso uno degli esercizi della rete convenzionata con la società emittente, convalidando il pasto tramite il badge o l’app.
Il pagamento non avviene quando il dipendente utilizza il badge elettronico o l'app personale. Il datore di lavoro riceverà una fattura con tutti i pasti consumati dai propri dipendenti.
La società emettitrice successivamente si occuperà del rimborso al ristoratore.
FAQ Domande frequenti
La mensa diffusa e i buoni pasto sono simili nell'utilizzo ma differenti nel trattamento fiscale. Come il buono pasto, anche la mensa diffusa offre la possibilità ai dipendenti di scegliere ogni giorno in quale ristorante pranzare. Ma, a differenza dei buoni pasto, la mensa diffusa non prevede nessun limite di esenzione contributiva ed è quindi possibile per l'azienda offrire al dipendente un pranzo giornaliero di maggior valore e qualità.
Esattamente come la mensa interna, anche la mensa diffusa è caratterizzata da IVA al 4% completamente detraibile e dalla totale esenzione per aziende e dipendenti senza i limiti di 4€ e 8€ dei buoni pasto.
A differenza della mensa interna, però, la mensa diffusa:
- non ha costi fissi e di organizzazione perchè delocalizzata sui ristoranti;
- permette ai dipendenti di scegliere ogni giorno dove pranzare;
- garantisce maggior flessibilità di utilizzo ed è compatibile con lo smart working.
La disciplina fiscale della somministrazione dei pasti ai dipendenti è regolata dall’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Nello specifico, la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 63 /E del 17 maggio 2005 definisce la mensa diffusa.
Per le aziende il costo è completamente deducibile, senza limite di esenzione contributiva. Per i ristoranti non ci sono costi fissi di noleggio del POS per i buoni elettronici, i costi di gestione, spedizione e rimborso dei buoni cartacei.
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